Sembra una vacanza? Lo è davvero! E dato che ero di ottimo umore, ho caricato la mia famiglia nella mia spaziosa auto e sono partito da Francoforte alla volta del deserto... ehm... di Zandvoort, il paradiso sabbioso dei piloti e dei re della sabbia. Ho già un po' di esperienza nel mondo dei track day, ma il lungo viaggio? Finora è sempre stato un problema. Ma questa volta c'era un doppio appuntamento, quindi doppio divertimento, doppie curve, doppio... traffico. Sì, avete letto bene: traffico. Per fortuna abbiamo potuto fare una sosta per un caffè a Colonia da Andrea e Rolf, i veri eroi dell'autostrada. Grazie ancora per averci salvato all'ultimo minuto!

Finalmente arrivati, il tempo era così bello che persino le nuvole erano invidiose. Tutto a posto: la sabbia, il sole, l'umore. Dato che il trackday era solo sabato, abbiamo approfittato del tempo per fare un po' di vacanza. Una gita ad Amsterdam e tanto tempo in spiaggia: questo era il programma. Anche se le temperature erano un po' meno estive rispetto al giorno dell'arrivo.

Sabato era il grande giorno: il primo giorno in pista! Era la mia prima volta a Zandvoort e mi sentivo come un bambino in un negozio di caramelle. I giri di prova sono stati come un appuntamento al buio con la pista: emozionanti e nuovi, e sapevo che me ne sarei innamorato all'istante. E sì, Zandvoort è ora ufficialmente il mio nuovo posto preferito, dopo Spa-Francorchamps e il mio divano, naturalmente.

Già dai primi giri era chiaro: qui è tutto diverso. Il circuito è come un ottovolante, ma senza la nausea, e questo è un vero vantaggio! Il livello di aderenza? Così alto che i miei Goodyear SuperSport RS probabilmente scoppierebbero in lacrime solo a vedere la pista. E io? Ho sfoggiato con orgoglio la “L” rossa sulla macchina, che sta per ‘legante’, non per “lombrico” (anche se entrambe le cose calzano a pennello).

A pranzo ho mangiato pesce eccellente, proprio lungo il circuito, raggiungibile a piedi. Comodo quando dopo una maratona di giri viene fame e non si ha voglia di mettersi a cercare un ristorante nell'hotel. Nel corso della giornata ho imparato a conoscere sempre meglio il percorso. Anche Markus W. ha investito un po' di tempo e ha fatto qualche giro davanti a me con la sua RS rosso-oro per mostrarmi la sua traiettoria. Grazie mille!

Il percorso ha alcune curve molto insidiose, ma è proprio questo che lo rende divertente! Bisogna sperimentare, provare, fallire e rialzarsi, proprio come nella vita, solo con più gomma e meno lacrime. Il gruppo dei piloti? Assolutamente rilassato. Probabilmente perché sono tutti in modalità vacanza e pensano: “L'importante è arrivare tutti sani e salvi e in tempo per la spiaggia. E per i cocktail”.

E cosa si fa dopo una giornata di divertimento? Si cambiano le gomme! Per fortuna mi ero premurato di rivolgermi a Boes Motorsport: sono così affidabili che quasi mi sembra che mi leggano nel pensiero. Servizio veloce, volti sorridenti: cosa si può volere di più? Come piloti del Pistenclub lo diamo per scontato, ma è un servizio davvero comodo ed esclusivo che altri fornitori non hanno necessariamente nel loro repertorio. E tutto questo a prezzi ragionevoli!

Dopo una giornata piena di adrenalina, curve e gomma bruciata, la sera ci siamo concessi una meritata ricompensa nel ristorante di pesce del paese. Cosa c'è di meglio che coccolarsi con pesce fresco e un bicchiere di vino dopo una lunga giornata in pista? Esatto: niente!

Il mattino seguente avevamo in programma solo la mattinata: l'ultima occasione per consolidare quanto appreso e divertirci ancora un po'. Il tempo era di nuovo perfetto: sole, neanche una nuvola all'orizzonte, e sia gli uomini che le macchine erano così poco sollecitati che si sarebbe quasi potuto pensare di aver trascorso la giornata in una spa.

Ma la vita è così: quando è più bella, arriva il momento di dire addio. Così abbiamo salutato con un cenno della mano, abbiamo trattenuto una piccola lacrima (ok, forse anche una grande) e ci siamo incamminati verso casa. Ma non c'è da preoccuparsi: ora arriva l'estate! E sono sicuro che tornerò a Zandvoort, perché lì c'è più divertimento, più curve, più mare, più tutto!